In questo articolo ti avevo parlato della scelta dei solari con filtri fisici per trascorrere le vacanze estive all’insegna dell’ecosostenibilità. Ma sai qual è la differenza tra filtri fisici e filtri chimici contenuti nei solari? Se sei arrivata in questa pagina probabilmente ne hai già sentito parlare, tuttavia hai bisogno di chiarezza e di consigli perché il tuo obiettivo è quello di scegliere dei solari ecosostenibili, cioè che proteggano la tua pelle e quella della tua famiglia, ma che al tempo stesso rispettino l’ambiente.
Mettiti comoda e prenditi qualche minuto per leggere l’articolo fino alla fine, cercherò di darti tutte le spiegazioni che cerchi e alla fine ti darò anche qualche suggerimento.
L’importanza dei solari
Partiamo dal presupposto che le protezioni solari sono ormai indispensabili, non possiamo più pensare di esporci al sole senza proteggere la nostra pelle dai raggi UV, non solo per evitare scottature o eritemi, ma soprattutto per scongiurare il pericolo di melanomi. Quindi, che si tratti di una crema, uno spray o un olio, nella nostra borsa del mare non potrà mancare la barriera che andremo a mettere sul nostro corpo e che deve essere in grado di difenderci dalle radiazioni ultraviolette. Un cosmetico di protezione solare sarà tanto migliore quanto maggiore sarà la quantità di molecole anti-UV in esso contenute e deve essere conforme alle leggi vigenti, oltre che aver superato numerosi test di laboratorio.
Qui entrano in gioco i filtri chimici e fisici. Che cosa sono?
I filtri chimici
I filtri chimici assorbono parte delle radiazioni solari e rilasciano l’energia sotto forma di calore. Sono più economici, si spalmano meglio e non lasciano la patina bianca, ma possono dare reazioni spiacevoli, come irritazioni o, nel lungo termine, provocare danni al sistema endocrino. Inoltre sono altamente inquinanti poiché possono provocare mutamenti genetici nella fauna marina. I filtri chimici più comuni sono: l’Octinoxate (o Octyl methoxycinnamate o OMC), l’Octocrylene, il DrometrizoleTrisiloxane, il Benzophenone-3 e il Benzophenone-4, i Salicilati, l’Ethylhexyldimethyl PABA o PADIMATE, l’Isoamyl p-methoxycinnamate e il Diethylamino Hydroxybenzoyl Hexyl Benzoate. Prima di acquistare una crema solare (e questa è una buona regola che vale per qualsiasi prodotto) leggi bene l’etichetta: se troverai uno o più di questi ingredienti, ti consiglio di starne alla larga.
I filtri fisici
Al contrario dei filtri chimici, quelli fisici respingono i raggi UV grazie alla loro proprietà schermante, quindi non provocano surriscaldamento della pelle, irritazione o allergie.
I filtri fisici più utilizzati sono l’ossido di zinco, l’Idrossiapatite (Hydroxyapatite) e il biossido di titanio. Il primo è lo stesso componente che troviamo nelle creme per il cambio pannolino dei neonati, perciò è molto ben tollerato dalla pelle. In passato alcuni solari che lo contenevano facevano l'”effetto fantasmino”, rilasciavano cioè quella patina bianca antiestetica, ma le nuove formulazioni sono più facilmente spalmabili e rimangono invisibili. Attenzione però: perché sia rispettoso anche dell’ambiente marino, l’ossido di zinco deve essere non-nano; se fosse nano risulterebbe dannoso, soprattutto per le barriere coralline. L’idrossiapatite è un minerale, contenuto nelle nostre ossa e nei denti. Usato in combinazione con l’ossido di Zinco assicura piena protezione per la nostra pelle ed è innocuo per l’ecosistema marino.
Riguardo il biossido di titanio occorre fare un discorso a parte. L’Ue ne ha vietato l’uso negli alimenti in quanto considerato genotossico a partire dall’agosto dello scorso anno, mentre finora sulla pelle è sempre stato valutato come sicuro. Verrà meno anche questa certezza e sarà bandito anche dai cosmetici e quindi anche come filtri fisico nei solari? Per saperlo dobbiamo aspettare fino al prossimo anno.
Come scegliere il solare ideale?
In conclusione, il solare ideale, oltre all’imprescindibile capacità di contrastare i raggi UV, deve essere: resistente ad acqua e sudore, ben spalmabile, foto-stabile e termostabile, non provocare allergie, ricco di antiossidanti e preferibilmente composto da ingredienti naturali oltre che, naturalmente, da filtri fisici. Come affermato in questo articolo, “un prodotto privo di filtri chimici ma contenente solo filtri fisici e formulato con altre sostanze di origine naturale potrebbe risultare la scelta più adatta al fine di garantire la massima sicurezza per la salute non solo della pelle ma anche di tutto il nostro organismo”.
Alcuni esempi di solari ecosostenibili e sicuri per noi e per l’ambiente?
Solari per adulti
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi, se non l’ho fatto scrivimi, sarò felice di rispondere alle tue domande.
Buona estate e ricordati di mettere in valigia una buona crema solare!